Ponte termico finestra, come eliminarlo definitivamente?
Scopri tutto quello che c'è da sapere sul ponte termico di una finestra e come…
Le guarnizioni per finestre hanno una funzione cruciale nell’efficienza dei serramenti. Scopri tutto quello che c’è da sapere nella nostra guida completa!
Quando si tratta di scegliere gli infissi di casa, sono principalmente performance e design i due criteri in base a cui valutare le diverse opzioni.
Ma cosa rende una finestra performante? Senza dubbio, la qualità delle componenti utilizzate in fase di produzione e la qualità del processo produttivo stesso. Ad esempio, un ruolo di rilievo per la tenuta e la capacità isolante degli infissi lo hanno le guarnizioni. Queste componenti, inoltre, influiscono anche su altri aspetti essenziali al corretto funzionamento delle finestre.
In questo articolo vogliamo ribadire l’importanza di questo elemento della finestra, indicandoti a cosa serve, come controllarne lo stato di salute e come riconoscere il migliore.
Le guarnizioni per finestre sono sottili strisce di materiale sintetico ed elastico, installate lungo tutto il perimetro dell’anta e/o del telaio dell’infisso.
Una delle funzioni principali che svolgono è quella di impedire la dispersione del calore e migliorare l’isolamento termico, rafforzando la capacità di tenuta all’aria.
La norma UNI EN 12207 classifica i serramenti in base alla loro permeabilità all’aria su una scala da 0 a 4. Nello specifico, la Classe 4 identifica un infisso con un’ottima tenuta all’aria (quindi, con guarnizioni che azzerano le infiltrazioni).
Ma queste componenti hanno anche altri importanti compiti. Ad esempio, la loro elasticità serve per recuperare:
Infine, hanno un ruolo cruciale nella chiusura ermetica della finestra che impedisce le infiltrazioni del vento, dell’acqua e la diffusione dei rumori esterni.
Come vedi, le guarnizioni sono soggette a moltissime sollecitazioni durante il loro ciclo di vita. Per questo motivo, il materiale di cui sono fatte dev’essere resistente alle deformazioni, ma anche capace di mantenere elasticità e morbidezza nel tempo.
Oknoplast, per garantire il massimo delle prestazioni, le sottopone (insieme all’infisso) a test estremi di tenuta.
I serramenti di nuova generazione sono dotati di opportune guarnizioni, ma cosa fare con i vecchi infissi in alluminio o legno?
Fino a qualche tempo fa, questo elemento non era obbligatorio e molte case presentano ancora oggi finestre senza una guarnizione adeguata. Le perdite di calore e le infiltrazioni sono, in questi casi, compagni quotidiani che compromettono il comfort abitativo.
Per mitigare il problema degli spifferi, puoi procedere a mettere le guarnizioni alle vecchie finestre. In commercio si trovano nastri di guarnizione autoadesivi di diverse forme, tra i quali è possibile scegliere quello adatto alla misura da compensare.
È fondamentale pulire preliminarmente la parte di anta o telaio per garantire la perfetta aderenza del nastro. A questo punto, procedi così:
Mettendo le guarnizioni alla vecchia finestra potrai migliorare le prestazioni isolanti. Ma è solo con la sostituzione dell’infisso che potrai realmente risolvere il problema degli spifferi.
Per quanto di buona qualità, le guarnizioni dei serramenti perdono le loro capacità elastiche e isolanti con il trascorrere del tempo.
La durata reale dipende da diversi fattori, come: la qualità del materiale di cui sono fatte; le sollecitazioni a cui sono state sottoposte; la cura con cui sono state manutenute.
Possiamo dire che, in media, le guarnizioni migliori durano circa 10 anni. Per prolungare l’efficienza e la durabilità è importante una pulizia di routine per rimuovere la polvere che, altrimenti, ne comprometterebbe l’elasticità. La perdita della capacità elastica, infatti, fa sì che la guarnizione si irrigidisca non aderendo più al profilo dell’infisso e perdendo la capacità di ritornare alla forma originaria.
Per avere finestre sempre al top, verifica regolarmente lo stato di salute delle guarnizioni e intervieni rapidamente in caso di malfunzionamenti o deterioramenti.
Se, durante la regolare ispezione, ti rendi conto che le guarnizioni delle tue finestre cominciano a risentire del trascorrere del tempo, sappi che puoi ancora fare qualcosa.
Nelle fasi iniziali, infatti, puoi “ripararle” con un’attenta e delicata pulizia e con del lubrificante siliconico (in stick o spray). Da passare su tutto il perimetro per ammorbidirle e farle ritornare elastiche.
Quando il deterioramento è più importante (totale perdita di elasticità, presenza di crepe o rotture evidenti), riparare le guarnizioni degli infissi non è più possibile. In questi casi sarà necessario sostituirle seguendo i passaggi che abbiamo descritto nel paragrafo dedicato.
Scegliere guarnizioni per finestre di qualità è un ottimo modo per ridurre tutti questi rischi e prolungare il loro ciclo di vita.
Come abbiamo visto, le guarnizioni hanno un ruolo cruciale nella funzionalità degli infissi ed è, quindi, fondamentale saper scegliere le migliori.
Su questo, un notevole impatto ha il materiale con cui sono realizzate. Attualmente, i materiali più comuni di cui sono fatte le guarnizioni in commercio sono: plastomeri a base di PVC (sempre più in disuso); elastomeri termoplastici; elastomeri termoindurenti.
Oknoplast ha scelto per le proprie finestre le guarnizioni in EPDM (Monomero di Etilene-Propilene-Diene), un materiale evoluto a memoria di forma che mantiene le sue eccellenti prestazioni inalterate per lungo tempo.
Il sistema Oknoplast, inoltre, prevede che la guarnizione venga posizionata intera lungo tutto il perimetro dell’infisso. Così facendo è possibile prevenire i rischi dovuti alle giunture agli angoli.
Al potenziamento dell’isolamento termico, infine, non contribuisce solo la qualità ma anche il numero di guarnizioni. Le finestre Oknoplast possono presentare addirittura la tripla guarnizione, come la nuova linea di finestre in alluminio Titano o le finestre in PVC Prismatic e Prismatic Evolution.