11 motivi per scegliere finestre scorrevoli in PVC Oknoplast per la tua casa
In sede di acquisto di una nuova casa o in ottica di ristrutturazione ci si…
Nel cuore della pittoresca Ostuni, la cosiddetta “Città Bianca”, perla della Puglia brindisina, ha visto la luce un progetto di ristrutturazione che ha interessato una palazzina Ottocentesca di circa 230 mq distribuiti su tre livelli. Il progetto, curato dall’interior designer Gian Paolo Guerra che si è occupato della consulenza e della progettazione, ha interessato gli interni e gli esterni dell’immobile (dal garage alla terrazza) seguendo il fil rouge della sobrietà e del rispetto del contesto e delle architetture dell’epoca.
E’ stata sicuramente una grande sfida per Guerra perché ha dovuto fondere un design moderno con un contesto tradizionale, tipico di un’abitazione pugliese in cui le volte sono in pietra a vista, le pareti in pittura a calce e i pavimenti in pietra locale.
Ma ora scendiamo nel dettaglio analizzando la ristrutturazione e approfondendo le scelte stilistiche dell’interior designer, in collaborazione con lo showroom di Ostuni PB SERRAMENTI che, in qualità di Partner Oknoplast, ha seguito il progetto e l’installazione degli infissi.
Il progetto ha interessato tutta la palazzina costruita su 3 livelli: garage, abitazione e terrazza. Ogni livello è stato sapientemente ristrutturato rispettando l’architettura già presente.
La scelta è ricaduta su una pavimentazione in chianche di “Bronzetti di Trani”, pareti in calce, micro cemento resinato per il rivestimento di bagni e cucina, ferro per le scale e pietra di Roccato di Ostuni per le volte stonacate.
Per quanto riguarda le cromie, sono state scelte su nuance neutre in aperto contrasto con l’unico colore utilizzato, ovvero il blu in ogni sua declinazione (avion, ciano e turchese).
La zona living della grande palazzina è stata ristrutturata ripensando gli spazi e cambiando gli elementi di arredo. L’angolo conversazione è stato modernizzato con un divano Musa, tavolini Gervasoni e lampade Anna Lari, il tavolo da cucina un Marchetti Maison con sedie Vitra, l’angolo cucina – Essebi – con lampada Ingo Maurer.
Per quanto riguarda l’illuminazione e per non appesantire gli ambienti – l’Interior designer Guerra – ha voluto conferire maggiore leggerezza agli interni eliminando i tendaggi a favore di infissi brevettati e studiati per infondere fino al 22% in più di luce naturale negli ambienti.
In particolare il modello scelto è il Prolux Evolution di Oknoplast, modello dal profilo sottile e con vetrocamera più ampia di una normale finestra in PVC dotata di vetri extra light per una maggiore illuminazione.
La zona notte comprende una grande stanza da letto con cabina armadio e bagno interno.
Il letto è Ethos, sedie Gervasoni, lampade di Anna Lari e, comodini Marchetti Maison, cassettiere di Moab 80 e un quadro con ceramiche di Gianpaolo Addari.
Anche qui in contrasto con la tipica abitativa Pugliese e per eliminare il tendaggio è stato utilizzato l’infisso Prolux Evolution di Oknoplast, il design squadrato e minimale dalle linee nette e definite è una delle tendenze di design più ricercate e gettonate del momento, perfetta per coniugare la parte estetica a quella funzionale.
Per ultima ma non di importanza, è stata completamente ristrutturata la terrazza di 80mq aumentandone lo spazio calpestabile e rendendola perfetta per prendere il sole nelle calde giornate estive. Come arredamento fanno da padrone i mobili in ferro della linea “Arc en Ciel” di Emu e gli imbottiti outdoor “Ghost di Gervasoni” (lanterne di “Banelto Faure”).
“Ho scelto Oknoplast – spiega il curatore del progetto Gian Paolo Guerra – perché era già un’azienda che conoscevo di fama. “L’idea che mi ha guidato nella scelta – continua – era quella di non appesantire gli ambienti col tendaggio ma di lasciare filtrare la luce, pur mantenendo al contempo la privacy optando per vetri opachi. La volontà, architettonicamente parlando, è stata quella di lavorare per contrasto e non per mimetismo . Per questo ho scelto di mettere in contrasto il design essenziale delle finestre Oknoplast e la pulizia di segno sia dei bagni che delle cucine con la tradizione tipica abitativa pugliese (volte in pietra a vista, calce alle pareti e pavimenti in pietra locale). Il tutto, assicurandomi un buon illuminamento naturale: per tale ragione, il modello Prolux Evolution di Oknoplast mi è subito sembrato la soluzione migliore, considerato il minor ingombro del telaio e la maggiore ampiezza del vetro. Ho optato per il PVC pellicolato legno ed una colorazione (grigio ral 7001) usata spesso in zona per trulli e masserie, al fine di rendere materico e più “leggibile” l’intervento”. “Una bella sfida – conclude l’interior designer – credo vinta, considerato il risultato finale raggiunto. Come in tutto, credo che il senso della misura e l’equilibrio facciano la differenza. Osare sì, ma fino ad un certo punto: non è facile dosare elementi così lontani tra loro ed è per questo che è necessaria una profonda conoscenza dei luoghi e della cultura della contestualizzazione”.