La bellezza delle pareti in pietra: idee per un arredo rustico
Le pareti in pietra, con il loro fascino naturale e senza tempo, rappresentano una soluzione…
Bauhaus, o meglio Staatliches Bauhaus, è stata una delle più famose scuole di design e architettura attiva in Germania tra il 1919 e il 1933, durante la Repubblica di Weimar.
Il termine Bauhaus, coniato da Walter Gropius, deriva dalla parola medievale Bauhütte, che indicava la loggia dei muratori.
La nascita di questa scuola ha segnato una svolta storica nel mondo dell’architettura e del design che non si è arrestata nemmeno con la sua chiusura ordinata dal nazismo, anzi… l’influenza di questo stile rivoluzionario è proseguita e viene sentita e seguita ancora oggi.
L’architettura Bauhaus nacque per sopperire alla crisi degli alloggi e probabilmente questo ha rappresentato una svolta nel modo di concepire gli spazi in modo essenziale e pratico.
Lo stile Bauhaus è infatti minimalista e si contrappone in maniera radicale all’Art Decò, così ricca di grazie e decorazioni.
La scuola insegnava innanzitutto un modo di pensare che doveva essere pratico e razionale, fatto di geometrie e di forme minimaliste e rigorose, che si esprimevano prevalentemente attraverso i colori primari o nel contrasto tra bianco e nero.
I principi di questa scuola divennero internazionali nel momento in cui il nazismo ne bandì l’insegnamento in Germania e di conseguenza molti dei maggiori rappresentanti furono costretti a fuggire in America, Svizzera e Inghilterra.
“La forma segue la funzione” è questo il concetto con cui Bauhaus risponde alla domanda se nel design e nell’architettura abbia più importanza l’estetica o la funzionalità.
In segno di contrapposizione verso il concetto di arte fine a se stessa, veniva promossa un’arte funzionale applicata agli oggetti di uso comune, di cui i maggiori esponenti furono Vasilij Kandiskij, Paul Klee, Josef Albers e Oskar Schlemmer.
I materiali prediletti dalla scuola sono il marmo, il legno e tutti quelli che conferiscono continuità alle superfici. Veniva utilizzato molto anche il vetro, non solo nell’interior design, ma anche per le superfici esterne. L’idea era infatti quella di non nascondere la bellezza degli interni, e allo stesso tempo favorire l’ingresso della luce negli ambienti. Per questo una casa in perfetto stile Bauhaus non può rinunciare a finestre con ampie vetrate che scandiscono queste costruzioni essenziali, ma mai banali.
Ecco alcuni degli oggetti di interior design iconici dello stile Bauhaus che non possono assolutamente mancare nella casa di un appassionato
Ispirata a una bicicletta, questa sedia che porta il nome di un grande pittore è stata disegnata tra il 1925 e il 1926 da Marcel Breuer, architetto e designer di origine ungherese che ridusse al minimo una classica poltroncina da club imbottita, fino ad arrivare alla struttura in acciaio tubolare.
Nella scacchiera disegnata dall’artista Josef Hartwig tra il 1923 e il 1924 ogni riferimento al potere monarchico o religioso viene abolito, e le forme si riducono alla loro mera funzione. Un modo di attualizzare uno dei giochi più da tavolo più antichi in maniera sorprendente e irriverente.
La culla fu disegnata dall’architetto tedesco Peter Keler in occasione della prima esposizione del Bauhaus a Weimar nel 1923.
I colori rimandano subito a Kandinsky, così come le forme geometriche al posto delle consuete linee dolci e arrotondate.
Non certo una semplice teiera quella realizzata nel 1924 dall’artista tedesca Marianne Brandt, ma un vero e proprio oggetto di design che celebra in modo del tutto originale uno dei riti più diffusi del tempo come quello del tè.
La sedia Brno fu realizzata da Ludwig Mies van der Rohe tra il 1929 e il 1930 per la camera da letto dei coniugi Tugendhat a Brno, in Repubblica Ceca. Il telaio è in acciaio ed è composto da un unico pezzo, a forma di C, in grado di sostenere una struttura basculante.
Un armadio essenziale in compensato progettato dal designer Josef Pohl nel 1929. La sua principale caratteristica è la mobilità, in quanto è dotato di ruote che permettono di spostare agevolmente la struttura. All’interno lo spazio è organizzato in modo efficiente: c’è una scarpiera, ripiani orizzontali, e anche la possibilità di appendere gli indumenti.
Ideata nel 1929 per l’Esposizione Internazionale di Barcellona è una delle sedie più famose di sempre. La struttura anche in questo caso è in acciaio inossidabile, essenziale e compatta, su cui poggiano due cuscini rettangolari.