Ponte termico finestra, come eliminarlo definitivamente?
Scopri tutto quello che c'è da sapere sul ponte termico di una finestra e come…
Le finestre hanno il compito di garantire un microclima interno adeguato alle esigenze abitative. In altre parole, devono assicurare il giusto il comfort abitativo.
I serramenti sono sostanzialmente composti da tre sezioni:
Le finestre in PVC possono definirsi di qualità se queste tre sezioni vengono progettate e assemblate per soddisfare le esigenze degli utenti e i requisiti normativi in termini di:
Le finestre in PVC, inoltre, non richiedono importanti interventi di manutenzione ed è sufficiente una semplice e periodica pulizia per mantenerle belle ed efficienti nel tempo.
Nel corso di questo articolo andremo ad approfondire gli argomenti appena elencati, per aiutarti a capire i criteri in base ai quali scegliere le finestre in PVC più adatte alle tue esigenze.
Il riscaldamento è la principale fonte di consumo di energia sia per le abitazioni private (57%) che per le imprese (52%).
Allo scopo di ridurre il consumo di energia sono state introdotte numerose innovazioni nel settore edilizio. Il legislatore europeo ha inoltre emanato delle direttive sugli incentivi per coloro che apportano interventi di miglioramento energetico.
Tra i più importanti lavori di riqualificazione energetica degli edifici troviamo proprio la sostituzione delle vecchie finestre a dispersione termica con infissi di nuova generazione.
In Italia le direttive europee sono state recepite da una serie di bonus – Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni, Superbonus – che prevedono una detrazione fiscale dal 50 al 110% sulla spesa per l’acquisto dei nuovi modelli di finestre, per i contribuenti in possesso dei relativi requisiti.
Oltre al pacchetto dei bonus, sulla sostituzione delle finestre è prevista anche la possibilità di usufruire delle detrazioni sotto forma di sconto immediato in fattura (Cessione del credito).
Vediamo nello specifico quali sono i requisiti per ottenere i bonus o per accedere all’opzione cessione credito.
Possono accedere alla detrazione del 50% prevista dall’Ecobonus tutti i contribuenti che sostengono spese per interventi di riqualificazione energetica.
È possibile portare in detrazione fino ad un massimo di 60.000 euro ad unità immobiliare. Il 50% di tale cifra viene restituito in 10 quote annuali di pari importo, da detrarre dalle tasse.
La normativa stabilisce anche i requisiti di accesso:
Inoltre, il costo della fornitura del serramento non deve superare i 550 euro al mq, oppure i 650 euro al mq se incluso di oscurante, nel caso di abitazioni situate in zona A, B o C.
Il Bonus ristrutturazione consente di portare in detrazione il 50% della spesa sostenuta per lavori di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria, recuperandola sempre in 10 quote annuali. Il massimale di spesa detraibile è di 96.000 euro per unità immobiliare.
Tra gli interventi che danno diritto al Bonus Ristrutturazione c’è anche la sostituzione dei serramenti, a condizione che questa comporti la modifica di materiale o tipologia di infisso e determini un abbassamento dei valori di trasmittanza termica.
Come visto, sia con l’Ecobonus che con il Bonus ristrutturazione, i contribuenti devono attendere 10 anni per riprendersi la metà di quanto hanno speso per la sostituzione di finestre obsolete e “inquinanti”.
Esiste però una strada che consente di bypassare questo tempo di attesa per monetizzare immediatamente la detrazione fiscale spettante sulla spesa sostenuta per le nuove finestre.
Si tratta dell’opzione “Cessione del credito”, grazie alla quale il contribuente può scegliere di cedere al rivenditore di finestre il proprio credito fiscale (sia Ecobonus che Bonus ristrutturazione) ed ottenere in cambio uno sconto immediato del 50% sulla fattura di acquisto dei nuovi infissi.
In un solo colpo, vengono abbattute le lunghe tempistiche delle detrazioni fiscali e viene data la possibilità all’acquirente di rientrare subito della metà del proprio investimento.
È bene ricordare che la valutazione del risparmio energetico degli infissi e, più in generale, del livello di comfort abitativo che questi determinano, prende in considerazione i seguenti criteri:
Vediamoli più nel dettaglio.
Le classi energetiche dei serramenti vanno in ordine di performance decrescente dalla A alla F e, solo in Italia, sono state introdotte dall’Agenzia CasaClima due classi di ordine superiore: la Gold e la A+.
Le finestre in PVC di classe Gold, A+ e A sono quelle che garantiscono le migliori prestazioni in termini di isolamento termico e di risparmio energetico. Il problema delle classi è che non c’è una certificazione univoca: nazionale, regionale e CasaClima. Ne consegue che per assicurarti di acquistare dei serramenti a risparmio energetico, isolanti sia per il freddo che per il caldo, devi basarti su due valori numerici: la conduttività e la trasmittanza termica.
La conduttività è la capacità di un materiale di trattenere calore all’interno di un ambiente. In altre parole, più la conduttività termica è vicina allo “0”, più il materiale di una finestra è in grado di impedire la fuoriuscita di aria calda o fredda. Il PVC per sua natura ha una bassa conduttività termica.
La trasmittanza fornisce invece la misura dello scambio di calore tra due ambienti a temperatura diversa e divisi da un serramento: più basso è il valore, maggiore è la capacità isolante dell’infisso. La trasmittanza, a differenza della conduttività, non riguarda solo il telaio, ma anche i vetri e, più in generale, l’infisso nel suo complesso.
I telai in PVC dovrebbero essere abbinati a delle moderne vetrocamere ad alte prestazioni isolanti. Le innovazioni tecnologiche hanno permesso un notevole miglioramento nel livello di isolamento termico per le vetrocamere, composte in genere da due o tre lastre di vetro, chiamate anche vetri doppi o tripli. Ciò è stato reso possibile grazie a:
Inoltre, i vetri basso emissivi possono essere trattati in modo da migliorare ulteriormente la capacità di cattura dei raggi solari che filtrano all’interno di un’abitazione (trattamento selettivo). In altri termini, i vetri selettivi riescono a filtrare con maggiore efficacia i raggi UV in ingresso rispetto alle comuni vetrocamere, contrastando il surriscaldamento degli interni.
I profili delle finestre in PVC hanno al loro interno delle camere d’aria o vani che permettono di migliorare sia l’isolamento termico che quello acustico: questo perché creano dei vuoti d’aria interessati solo da fenomeni di conduttività termica. Un maggior numero di camere tuttavia non determina sempre un maggior isolamento termico; infatti per essere efficaci, le camere devono avere una dimensione adeguata e solamente in questo caso possono comportare un effettivo miglioramento delle performance.
I profili possono essere classificati in base alla durata o alla resistenza meccanica del materiale nel tempo. Per quanto concerne l’Europa esistono due tipi di classificazione:
In aggiunta alle camere si rivelano fondamentali i rinforzi metallici e le guarnizioni di tenuta. Queste ultime hanno la funzione di sigillare il serramento e di separare l’ambiente esterno da quello interno. I profili in PVC possono presentare due o tre guarnizioni: nel primo caso possiedono una guarnizione interna ed una esterna, mentre nel secondo ne viene posta anche una centrale.
I profili a 2 guarnizioni sono più che sufficienti per la quasi totalità delle abitazioni e delle zone climatiche in Italia. Spesso sono esteticamente più gradevoli a finestra aperta rispetto a quelli a tre guarnizioni, per via dell’assenza della guarnizione centrale che crea due canali che possono favorire l’accumulo di polvere e sporcizia.
Normalmente, i profili a tre guarnizioni vengono impiegati per telai di maggiore spessore (superiori a 75mm). È importante ricordare che a parità di spessore del profilo, non vi sono necessariamente differenze in termini di trasmittanza termica, che sappiamo essere il valore più significativo per ciò che riguarda l’ottimizzazione del risparmio energetico.
Con il termine oscuranti intendiamo le tapparelle, i frangisole, le veneziane e gli scuretti interni, tutti accessori che consentono di regolare la luce naturale all’interno di un’abitazione e quindi anche l’afflusso di calore.
A prescindere dalle differenti caratteristiche, tutti i sistemi oscuranti contribuiscono a potenziare l’isolamento termico dell’infisso, in quanto rappresentano un’ulteriore barriera protettiva contro i raggi solari.
L’Italia è divisa in 6 zone o fasce climatiche, dove la zona A rappresenta quella più calda e la F, viceversa, quella più fredda. Lo scopo della divisione è quello di determinare il numero di giorni e le fasce orarie in cui accendere il riscaldamento.
Per quanto riguarda i serramenti, è stato previsto un coefficiente massimo di trasmittanza termica consentito per legge in base alla fascia climatica di appartenenza. Per intenderci, i consumi energetici delle zone più calde (A, B) sono ovviamente più bassi rispetto a quelli delle zone a clima più rigido, pertanto i valori di trasmittanza termica delle finestre possono essere più alti.
L’isolamento termico e il risparmio energetico che ne deriva presentano vantaggi economici in termini di incentivi statali, riduzione delle emissioni di gas nocivi per l’ambiente e aumento del comfort abitativo.
In merito a quest’ultimo aspetto, i benefici non riguardano solo la creazione di un microclima ideale, ma anche il contrasto alla formazione e all’accumulo dell’umidità in casa, che sappiamo essere molto dannosa per la salute delle persone e della stessa struttura abitativa.
Per tenere lontana l’umidità e scongiurare la relativa formazione di muffa è fondamentale assicurare ai locali un corretto e costante ricambio d’aria.
Grazie all’innovazione tecnologica, che permette di realizzare infissi dotati di aeratori e sistemi di microventilazione (come windAIR di Oknoplast), oggi è possibile mantenere gli ambienti freschi e asciutti attraverso un ricambio d’aria a finestre chiuse.
Il funzionamento di windAIR è semplicissimo: si tratta di una speciale ferramenta, implementabile su tutta la gamma di finestre in PVC a battente Oknoplast, che tramite la rotazione della maniglia assicura un’efficace microventilazione perimetrale automatica. Tale ricircolo d’aria si rivela ottimale per contrastare l’umidità in eccesso e la conseguente formazione di muffa e condensa; al contempo, contribuisce a minimizzare le dispersioni energetiche e ottimizzare i consumi per riscaldare/raffreddare la casa poiché generato da un’apertura di appena 6 mm.
Il rumore viene definito come un insieme di suoni disordinati e complessi che si propagano nell’ambiente circostante fino a raggiungere l’orecchio umano, tanto da rivelarsi fonte di malessere per la maggior parte delle persone. A tal proposito ti basti pensare che il comfort acustico ottimale è intorno ai 40 decibel, un limite facilmente superabile dall’aspirapolvere (circa 70 db) e dal traffico (circa 80-90 db).
Una delle principali funzioni dei serramenti è quella di abbattere l’inquinamento acustico e proprio per questo motivo è fondamentale che abbiano capacità fonoisolanti. Il potere fonoisolante degli infissi deriva da diversi fattori:
Per quanto riguarda il primo aspetto, le finestre in PVC sono coadiuvate dalla presenza della multicamera e dei rinforzi metallici, che permettono di raggiungere ottime performance in termini di isolamento acustico.
Fermo restando che per le caratteristiche progettuali dell’infisso dovresti sempre e comunque rivolgerti ad un esperto, ti daremo di seguito qualche indicazione di carattere generale:
Dal momento che l’isolamento acustico non dipende da un unico elemento, esistono in commercio diverse tipologie di finestre in PVC che combinano in maniera differente tali elementi allo scopo di rispondere alle diverse esigenze abitative.
Altre caratteristiche essenziali o di base che i serramenti devono possedere sono:
In merito a questi agenti atmosferici il legislatore europeo si è espresso sia in termini di prove di progettazione, sia di criteri di classificazione. Ai fini di questo articolo ci occuperemo esclusivamente delle modalità di classificazione.
L’assenza o eliminazione degli spifferi d’aria viene regolamentata dalla norma UNI EN 12207 e si riferisce sia alla perdita massima di aria per l’intera area del serramento, sia alla perdita dei giunti apribili. I giunti sono punti in cui si incontrano più parti della finestra che non sono unite da materiali di giunzione.
In base alla definizione di cui sopra, il legislatore individua quattro classi per tutte le tipologie di infisso, quindi anche per le finestre in PVC: la classe 4 è quella che offre le prestazioni migliori, fino ad arrivare alla classe 1 che è la peggiore.
Nella tabella sottostante riportiamo i limiti richiesti ai fini di legge, in cui il simbolo Pa indica l’unità di misura della pressione esercitata sul serramento.
La resistenza alle infiltrazioni d’acqua è contenuta nella norma UNI EN 12208 che contempla 10 classi in ordine crescente. La prima classe riguarda gli infissi che resistono solo 15 minuti al getto d’acqua, mentre per la classe 9 i serramenti vengono esposti al gettito per 55 minuti e non permettono alcuna infiltrazione.
In base alle diverse esigenze atmosferiche e alla presenza o meno di protezioni (come i portici) ti sarà consigliato di propendere per una delle 10 classi.
La norma UNI EN 12210 sulla resistenza all’azione del vento definisce 5 classi in cui la prima fornisce le prestazioni peggiori fino ad arrivare al miglioramento massimo nella quinta classe. Un serramento resiste al carico del vento se non presenta: parti o punti rotti, zone deformate, parti che si staccano e se non aumenta la permeabilità all’aria.
I tentativi di effrazione o di scasso non avvengono solo tramite le porte, ma anche attraverso gli infissi. Per questo motivo le finestre in PVC di buona fattura devono garantire gli standard di sicurezza definiti dal legislatore europeo.
Gli elementi del serramento che contribuiscono ad aumentare la protezione della tua casa sono:
Le finestre in PVC maggiormente predisposte a garantire la sicurezza dell’edificio sono classificate in classe RC1 e RC2.
L’acquisto di nuovi serramenti è un investimento e, come tale, è importante capire quanto tempo possono durare. Gli infissi in PVC sono in commercio da più di trent’anni e nel corso degli anni sono state fatte diverse prove in merito all’azione degli agenti atmosferici: luce, temperatura, umidità e sostanze presenti nell’aria.
Nello specifico, i serramenti in PVC sono stati lasciati all’esposizione degli agenti atmosferici per due archi temporali, 7 e 15 anni nella zona dell’Europa Centrale, periodo nel quale sono stati condotti dei test:
Similmente ai test precedenti i risultati sono stati ottimi, con scostamenti di minima entità e difficilmente visibili ad occhio nudo.
Oltre al classico colore bianco che rappresenta lo standard, in tutti i serramenti in PVC è possibile rivestire i profili con pellicole “effetto legno” di tantissime varietà e anche con colori in tinta unita nelle varie colorazioni RAL.
Esistono inoltre pellicole dall’effetto legno “iperrealistico” che riproducono fedelmente le venature e rendono le finestre in PVC esteticamente identiche a quelle in legno.
In questo senso, Oknoplast propone la linea di rivestimenti in PVC ecoNATURA, che utilizza tecniche innovative per riprodurre con cura meticolosa i colori e le venature del legno.
Disponibile in 4 varianti – bianco spazzolato, rovere spazzolato, noce spazzolato e noce naturale – la gamma ecoNATURA conferisce agli infissi l’aspetto caldo e accogliente tipico del legno, garantendo un effetto tridimensionale percepibile anche al tatto.
Fondamentale è che la superficie del profilo non presenti incisioni o asperità che potrebbero diventare un facile ricettacolo per polvere e sporcizia: per questo motivo è consigliabile impiegare pellicole di rivestimento al posto di sistemi di incisione a caldo del profilo.
Le marcature CE sono entrate in vigore a febbraio 2009 e devono essere applicate da tutti i produttori che intendono commercializzare i prodotti finiti all’interno dell’UE. Con prodotti finiti si intendono le finestre, le porte finestre e le porte pronte per essere installate.
I requisiti da soddisfare sono:
Per ognuna delle proprietà indicate nell’elenco precedente, il produttore dovrà specificare la classe di appartenenza e fornire informazioni circa la rintracciabilità del prodotto.
Le marcature CE e le garanzie sono fondamentali per sapere se le finestre in PVC sono state sottoposte a prove di conformità e sono un modo per valutare la qualità del prodotto.
La certificazione VOC, suddivisa in 4 classi di catalogazione (A+, A, B e C in ordine decrescente di qualità), definisce il livello di dispersione di composti organici volatili nell’aria. Si tratta di un elemento molto importante per la nostra salute.
Tutti i prodotti Oknoplast sono dotati di certificazione VOC in classe A+, la più alta di merito, pur non essendo questa obbligatoria in Italia. Non è un dettaglio da poco, quando c’è di mezzo la nostra salute.
Eccoci alla fine di questo articolo in cui abbiamo passato in rassegna i vari aspetti da considerare in merito a come scegliere le giuste finestre in PVC. Nello specifico, abbiamo approfondito tutto ciò che è legato alle definizioni stesse di “infissi di qualità” e “infissi a risparmio energetico”, inclusi i requisiti normativi in termini di isolamento termoacustico, durata nel tempo, resistenza agli agenti atmosferici, sicurezza e garanzie/certificazioni CE. Tutti elementi fondamentali per scegliere con cognizione di causa le finestre perfette per la propria abitazione: i serramenti ci accompagnano per parecchi anni, pertanto è bene non lasciare nulla al caso e assicurare alla propria casa le finestre perfette in termini di prestazioni, sicurezza, design e longevità negli anni.