28 Settembre 2017

Cosa fare quando la ristrutturazione edilizia è stata eseguita male dall'impresa

Che si tratti di lavori di ristrutturazione in casa o d’interventi ad altre strutture è sempre importante che tutto sia eseguito a regola d’arte e che l’immobile sia restituito in condizioni migliori dello stato preesistente. Può tuttavia capitare che qualcosa ‘vada storto’. Lavori fatti male possono comportare danni estetici, funzionali e strutturali. In questo caso si ha diritto a un risarcimento e alla possibilità di eseguire i necessari aggiustamenti senza ulteriori spese. Ecco alcune indicazioni su cosa fare quando la ristrutturazione è stata fatta male.

Danni causati dall’impresa di ristrutturazione
La prima cosa da fare, quando dopo un intervento di ristrutturazione della casa si va a constatare i danni causati dall’impresa, è andare ad individuare le responsabilità. Queste dipendono dagli accordi che si sono fatti quando si sono progettati i lavori. L’impresa (o il singolo professionista) che ha preso in carico la ristrutturazione può essere ritenuta responsabile. Deve inoltre essere valutato l’eventuale ruolo svolto dal direttore lavori e dal progettista. Il modo migliore e giuridicamente corretto per appurare le possibili colpe è in ogni caso quello di richiedere una perizia tecnica. Tale verifica andrà a stabilire quali sono le difformità con cui è stata realizzata la ristrutturazione, ne evidenzierà i vizi e gli eventuali possibili danni procurati all’immobile e al suo proprietario. Fin da queste prime fasi è opportuno scegliere di affidarsi a un legale che saprà predisporre tutte le azioni del caso per ottenere il riconoscimento dei propri diritti.