Come eliminare l'umidità in casa
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Scopri i nostri consigli su come pulire le porte in PVC e alluminio senza rovinarle. Evita gli errori comuni e mantieni le tue porte funzionali a lungo.
I portoncini d’ingresso, più di altri serramenti, sono elementi che si sporcano facilmente, in quanto esposti agli agenti atmosferici. Se trascurati, nel tempo possono perdere la loro funzionalità e bellezza estetica.
Benché siano estremamente resistenti e abbiano bisogno di poca manutenzione, anche le porte in PVC e alluminio necessitano di una periodica pulizia. Questo tipo di serramento, infatti, se ben tenuto e pulito, garantisce un processo di invecchiamento molto lento, mantenendo un’estetica impeccabile e performance di isolamento e funzionalità inalterate.
Ci sono tuttavia errori da evitare perché le operazioni di pulizia non danneggino gli infissi e risultino efficaci. Ecco, allora, una mini guida con semplici consigli che ti aiuteranno passo dopo passo a mantenere in perfetta forma le tue porte d’ingresso.
Sapere come pulire le porte e farlo in maniera costante è un’operazione tanto importante quanto sottovalutata. Infatti, i portoncini sono fra gli elementi di arredo più esposti alla sporcizia. Fatto che incide sull’estetica, sull’igiene e sulla funzionalità.
Le porte in PVC e in alluminio, in particolare, sono molto diffuse nelle case moderne per la loro resistenza, versatilità e facilità di manutenzione. Tuttavia, è importante conoscere i metodi corretti per pulirle, al fine di mantenerle brillanti e farle durare a lungo al massimo delle performance.
In particolare, è consigliato pulire le porte d’ingresso almeno un paio di volte l’anno, per rimuovere i residui lasciati dagli agenti atmosferici, dallo smog e dalle polveri. E per farlo, bisognerà utilizzare strumenti e prodotti adatti, per non rischiare di creare qualche danno.
Il primo step per pulire le porte in PVC e i portoncini in alluminio è quello di reperire tutto il materiale necessario alla loro pulizia.
Oltre alle attrezzature di base, sarà necessario munirsi di detergenti specifici non abrasivi. Con questi ultimi è possibile pulire la superficie e sono adatti sia per il PVC che per l’alluminio, a seconda del tipo di portoncino che hai in casa.
Quindi, un paio di secchi con acqua tiepida, guanti, panni in microfibra e un detergente sono gli elementi essenziali. Dovrai, poi, procurarti spray alla vaselina, pelle di daino e alcol per le altre parti della tua porta (maniglie, guarnizioni o vetri).
Prima di iniziare le operazioni di pulizia vera e propria, occorrerà preparare la superficie da lavare delle porte d’ingresso.
Che siano in PVC o alluminio, in primo luogo, i portoncini devono essere spolverati, togliendo lo sporco superficiale e i residui in eccesso. Questo passaggio è fondamentale per facilitare la seguente fase di pulizia a umido.
Utilizza il panno in microfibra (vanno bene anche i ritagli di t-shirt logore in cotone morbido) su tutta la superficie, con movimenti che vanno dall’alto verso il basso.
Se la porta presenta inserti in vetro, scanalature o pannelli bugnati, concentrati in particolar modo in questi punti dove lo sporco si annida di più.
Prima di passare allo step successivo, spazza per terra per raccogliere la polvere e gli altri residui depositati alla base dalla porta.
A questo punto può iniziare la vera e propria fase di pulizia. In questo frangente è importantissimo scegliere i prodotti giusti per non rischiare di rovinare irrimediabilmente la finitura delle porte, che siano in PVC o alluminio.
Pur esistendo kit di manutenzione specifici per ciascun materiale, può essere sufficiente utilizzare un comune detergente per stoviglie o uno sgrassatore delicato. Questi prodotti devono essere poi diluiti in acqua (si possono utilizzare anche detergenti “naturali”, mischiando un po’ di aceto ad acqua tiepida).
Con il panno in microfibra imbevuto e strizzato, inumidisci la zona con il detersivo, lascia agire qualche secondo e poi rimuovi l’eccesso.
Con un nuovo panno imbevuto di acqua pulita, risciacqua tutta la superficie per poi asciugarla per non lasciare aloni.
Un discorso a parte merita la pulizia delle altre componenti delle porte, come le maniglie, i vetri e le guarnizioni.
Per la pulizia degli inserti in vetro (come quelli di alcuni modelli di portoncini d’ingresso Oknoplast), ti consigliamo di usare la classica pelle di daino – ben pulita – bagnata con acqua calda.
Per le maniglie, invece, è raccomandabile utilizzare solo acqua tiepida e un panno morbido per rimuovere lo sporco. Tuttavia, considerando il fatto che vengono continuamente toccate con le mani non sempre pulite, potrebbe essere indicato disinfettarle con una certa frequenza (con un panno morbido imbevuto di alcool).
Passando infine alle guarnizioni, puoi optare per uno spray alla vaselina o dell’olio di silicone che lubrificano e proteggono dall’ossidazione. Questa è un’operazione da fare ogni 2-3 mesi, in estate e soprattutto in pieno inverno.
Oltre a polvere e sporco superficiale, le porte d’ingresso di casa sono esposte anche a macchie più ostinate. Un esempio possono essere i residui di calcare della pioggia, oppure altri tipi di sporco dovuti agli agenti atmosferici.
In aggiunta ai prodotti fin qui illustrati – che sono comunque efficaci – in questi casi è possibile utilizzare del bicarbonato disciolto in molta acqua, passato sulla superficie da lavare con un panno bianco e delicato.
Per le porte in PVC effetto legno, invece, sarebbe opportuno non utilizzare alcun detergente (a meno che non ci sia effettivamente dello sporco molto ostinato, per cui se ne potrà utilizzare una quantità minima).
In questo articolo abbiamo visto i principali consigli, seguendo i quali potrai pulire le tue porte in modo efficace e sicuro, evitando di rovinarle.
Con poche cure, infatti, le porte in PVC e alluminio manterranno il loro aspetto originale per molti anni.
L’unica cosa da evitare, quando decidiamo di pulire i portoncini d’ingresso, è utilizzare prodotti aggressivi, sostanze abrasive, detergenti corrosivi (contenenti più del 25% di etanolo o acido acetico) o contenenti solventi.
Banditi anche i materiali rigidi, come spugne o spazzole metalliche, le spatole e i panni ruvidi che potrebbero graffiare e danneggiare la superficie di finitura.
Infine, volendo, si possono utilizzare macchine di pulizia a vapore, purché utilizzate solo ad una distanza di almeno 40 cm dalla porta. Da evitare, però, di impiegarle se fuori la temperatura è molto fredda o sotto lo zero.
In caso di dubbi su quali prodotti o tecniche utilizzare, è sempre meglio non ricorrere a fantasiosi rimedi fai da te – ma contattare direttamente il proprio rivenditore di fiducia.