Ponte termico finestra, come eliminarlo definitivamente?
Scopri tutto quello che c'è da sapere sul ponte termico di una finestra e come…
La qualità dell’aria in casa è importantissima per il benessere delle persone che la abitano e per il mantenimento in buone condizioni dell’edificio. Una scorretta aerazione degli ambienti infatti potrebbe portare alla formazione di muffe che, oltre a danneggiare pareti e strutture, sono nocive per la salute.
Abbiamo inoltre dedicato un approfondimento su come migliorare la qualità dell’aria in casa ai tempi del cornavirus.
Molte attività quotidiane che avvengono tra le mura domestiche, come farsi la doccia, cucinare o asciugare il bucato, producono umidità che potrebbe ristagnare nelle stanze e se non vengono adottate le procedure corrette per cambiare aria in casa, possono venirsi a formare funghi e muffe.
La presenza di batteri e di funghi in ambienti particolarmente umidi in cui c’è poco ricambio d’aria è associata a molte problematiche per la salute che riguardano soprattutto le vie respiratorie come asma e allergie. L’umidità e il mancato ricambio d’aria rendono l’aria dell’abitazione insalubre e danneggiano pareti e mobili.
Le muffe possono infatti avere del potenziale allergenizzante causato dalle spore che servono per la loro riproduzione, mentre alcune specie possono liberare sostanze tossiche nocive per l’uomo, in particolare per i bambini e gli anziani.
È quindi evidente l’importanza di installare finestre di qualità molto resistenti in grado di mantenere costante la temperatura degli ambienti e arieggiare con cura le stanze per garantire un ricambio costante.
Quali sono i momenti migliori per aprire le finestre e ricambiare l’aria?
Soprattutto durante i mesi invernali può essere un problema scegliere il momento giusto per aprire gli infissi senza rischiare di raffreddare troppo gli ambienti. Il modo migliore e più veloce è quello di creare giri d’aria e correnti per qualche minuto ogni giorno.
Arieggiare correttamente la casa non vuol dire tenere sempre aperte le finestre; questo potrebbe causare inutili dispersioni di energia e la necessità di alzare il riscaldamento. L’ideale sarebbe ogni mattina aprire contemporaneamente le finestre per 10 minuti così le correnti diminuiranno il tempo necessario.
Dopo la doccia o dopo aver cucinato, per evitare che l’umidità si trasmetta anche negli ambienti adiacenti meglio non aprire la porta che si affaccia sulle altre stanze, ma aprire, se possibile, le finestre esterne per qualche minuto.
I serramenti a risparmio energetico Oknoplast sigillano perfettamente il foro finestra, per questo su tutte le finestre a battente è installata la microventilazione di serie che si attiva muovendo la maniglia e crea un ricircolo d’aria che permette di arieggiare la casa anche se le ante sono chiuse.
Qual è il giusto livello di umidità da mantenere nelle stanze?
Per garantire un clima costante e una buona qualità dell’aria l’umidità dovrebbe mantenersi tra il 45% e il 55%. Lo strumento per controllare il livello di umidità di chiama igrometro.
Oltre al ricambio costante dell’aria è emerso che gli ambienti più esposti al sole registrano una presenza molto inferiore di batteri rispetto a stanze più buie. Quindi un’altra soluzione per limitare la presenza di batteri in casa è quella di installare infissi che riescano ad ottimizzare il passaggio della luce naturale nelle stanze. Il passaggio della luce favorisce la diminuzione dei batteri anche da finestre chiuse, per questo è importante avere a disposizione vetri che sfruttano una superficie più ampia rispetto ad una normale finestra e con una trasparenza maggiore.