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Puglia: già solo nominandola, il pensiero corre veloce al concetto di luce. Quella naturale del sole che contraddistingue questa porzione di terra italica, che si amplifica e diventa un tratto distintivo in paesi come Ostuni, dove il bianco delle case predomina e moltiplica all’infinito una fulgida luminosità. La Puglia è una terra di storia e tradizioni che, architettonicamente, si incontrano nelle tipiche masserie, ovvero un insieme di edifici rurali convertiti da ricovero per animali ad abitazione dei titolari di aziende agricole, assai diffuse in tutta l’Italia Meridionale. Ed è proprio una di queste masserie, proprio nella città bianca di Ostuni, la protagonista di una profonda ristrutturazione in cui gli infissi Oknoplast hanno svolto un ruolo decisivo. L’obiettivo dei proprietari , aiutati dall’interior designer Federica Anglani, con il supporto dell’architetto Angelo Pomes, affiancato dal Partner Oknoplast P.B. di Ostuni, era quello di valorizzare la storicità di questa antica abitazione, conservandone la struttura e le caratteristiche volte a botte, i solidi muri di 70 cm di spessore, i materiali e parte dell’arredo. Il tutto cercando di far convivere le varie parti in modo che il passato dialogasse armoniosamente con le esigenze abitative attuali.
Due sono state le fasi del recupero dell’immobile: la prima risalente agli anni ’80, mentre la seconda si è resa necessaria in tempi più recenti per esigenze di spazio. Quest’ultimo ampliamento ha tenuto conto sia della volontà di mantenere vivo il legame tra passato e presente, sia di valorizzare quello tra interno ed esterno, alla ricerca di una continuità visiva e fluidità di linee lungo tutta la superficie dell’abitazione. In quest’ottica, gli infissi hanno giocato un ruolo da protagonista e la scelta delle soluzioni Oknoplast è stata quasi “naturale”, dal momento che una maggior luce e una più ampia visibilità sono i tratti distintivi della linea Prolux Evolution, modello che affianca parametri tecnici ottimali – Uw fino a 0,8 W/m2K – a una resa estetica invidiabile, esaltata dalla maniglia collocata in posizione centrale e dal profilo sottile e minimale.
Le vetrocamere più ampie, realizzate con vetri extra light che aiutano ad aumentare la luminosità degli ambienti, così da permettere alla luce naturale di irradiare gli interni e migliorarne il comfort abitativo, hanno fatto sì che Prolux Evolution fosse la scelta ideale in questo progetto di ristrutturazione. Proprio questo modello di Oknoplast garantisce infatti fino al 22% di luce in più rispetto ad una normale finestra in PVC e, grazie al suo design squadrato e minimale, alle linee nette e definite, si adatta alla perfezione a qualunque stile e soluzione d’arredo. Nella scelta degli infissi si è dovuto tenere conto anche di alcune complessità strutturali, come, per esempio, la presenza di un arco nella porta d’ingresso principale o di aperture e punti luce di piccola dimensione, con la conseguente necessità di ottimizzare il più possibile la luminosità in entrata. La scelta del PVC, poi, è stata dettata dalla sua capacità di isolamento termo-acustico che conferisce un elevato comfort abitativo e dalla sua notevole resistenza (non teme condizioni metereologiche estreme) nonché dall’assenza di manutenzione che da sempre caratterizza questo materiale.
Una delle regole più preziose dell’interior designer insegna che i vari ambienti della casa non devono essere solo funzionali ed esteticamente appaganti ma devono anche saper dialogare stilisticamente tra loro e con gli elementi che li compongono. Ecco perché la scelta dei colori, degli arredi e – soprattutto – degli infissi deve essere studiata e progettata sulla base dello stile che caratterizza un’abitazione nel suo complesso. Nel caso della masseria pugliese, il design sottile e minimal di Prolux Evolution si è inserito armonicamente nel contesto, rispettando la storicità dell’abitazione e lasciando inalterato tutto il sapore di un tempo, garantendo, inoltre, tutta l’efficienza delle più moderne tecnologie. Anche gli arredi tradizionali sono stati conservati, restaurati e riportati in vita, talvolta perfino rivisitati in chiave moderna; ritroviamo poi i materiali tipici della tradizione mediterranea come il ferro battuto o il lino, così come le antiche cementine, recuperate dai pavimenti e riutilizzate come rivestimento in cucina.