Ponte termico finestra, come eliminarlo definitivamente?
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“Quanto costa ristrutturare casa da zero?” è probabilmente la prima domanda che si pone chiunque abbia intenzione di avviare i lavori per rimettere in sesto la propria abitazione.
Prima di iniziare la ristrutturazione infatti è importante conoscere i costi da affrontare e fissare il proprio budget, così da limitare più possibile imprevisti e brutte sorprese.
Conoscere e analizzare tali fattori è fondamentale per evitare di dover affrontare spese extra non preventivate o di allungare i tempi del cantiere.
Nel prosieguo dell’articolo vedremo quindi:
Se ti stai chiedendo quanto costa ristrutturare casa da zero è molto probabile che tu abbia bisogno di un chiarimento riguardo i principali fattori di cui tenere conto, che sono tanti e diversi, a partire dalle valutazioni iniziali che riguardano la ristrutturazione, ossia i costi preliminari per la richiesta di permessi comunali e il coinvolgimento delle varie figure professionali.
Per determinate tipologie di lavori di ristrutturazione è infatti necessario sostenere alcune spese iniziali per la presentazione della pratica edilizia.
Per i lavori di manutenzione straordinaria che non modificano il volume totale e/o la destinazione d’uso dell’immobile è sufficiente presentare la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (Cila), i cui diritti di segreteria hanno un costo che varia in base al Comune di appartenenza. Per la parcella del tecnico occorre preventivare tra i 300 e i 500 euro.
Per le grandi opere di ristrutturazione e per qualsiasi intervento che modifichi il volume totale e/o la destinazione d’uso dell’immobile è invece necessario richiedere o la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia) o il Permesso di Costruire.
La Scia, essendo una pratica certificata, prevede costi superiori rispetto alla Cila per quanto riguarda la parcella del professionista, che può raggiungere anche qualche migliaia di euro in caso di lavori molto complessi.
Il Permesso di Costruire è il titolo abilitativo che costa di più: nel computo delle spese da sostenere, oltre alle parcelle dei professionisti, occorre includere gli oneri di costruzione e quelli di urbanizzazione.
Non esiste una risposta certa alla domanda Quanto costa ristrutturare una casa da zero? Sono troppe, infatti, le variabili che incidono sui costi delle singole voci di spesa quando si tratta di ristrutturare un immobile.
Spesso è proprio l’incertezza rispetto alla spesa effettiva da affrontare a scoraggiare le persone, che finiscono così per rinunciare all’idea di acquistare una casa da ristrutturare preferendo la strada certa della nuova costruzione o dell’immobile ristrutturato.
Tuttavia, in molti continuano a ritenere meno costoso ristrutturare piuttosto che acquistare il nuovo, anche se, quando partono i lavori, rimanere all’interno del proprio budget non è per niente semplice.
Cosa fare allora?
I più lungimiranti si affidano alla consulenza tecnica di professionisti in grado di aiutarli nell’analisi e nel confronto dei diversi preventivi.
Un’altra cosa che aiuta è calcolare i costi di ristrutturazione attraverso il computo metrico estimativo, redatto da un tecnico, che riporta tutte le opere necessarie per portare a termine la ristrutturazione, con i relativi costi.
Una volta ottenuta la stima di spesa, sarà fondamentale metterla in relazione con il proprio budget. Se la stima supera il budget a disposizione, sarà necessario decidere quali sono gli interventi prioritari, ossia quelli che devono essere eseguiti senza lesinare sulla qualità, e quindi utilizzando i materiali più performanti sul mercato e le soluzioni costruttive più innovative, oltre che affidandosi ai migliori fornitori e alle migliori imprese edili.
Questo perché alcuni aspetti del vivere quotidiano, come la sicurezza, il comfort domestico, il risparmio energetico, sono oggettivamente più importanti di altri.
È fondamentale dunque stabilire delle priorità e chiedersi: quali aspetti della ristrutturazione non possono essere trascurati?
Sicuramente tutti quei lavori che hanno a che fare con la riqualificazione energetica degli edifici, come la coibentazione delle pareti e l’installazione dei serramenti.
Gli infissi, in particolare, hanno un’importanza cruciale per la buona riuscita della ristrutturazione: se di scarsa qualità, possono diventare pericolosi ponti termici e compromettere l’intero sistema di isolamento termoacustico della casa, con conseguente aumento delle dispersioni energetiche e dei consumi in bolletta. Senza contare il ruolo che svolgono porte e finestre in chiave di sicurezza anti-effrazione.
Tra gli interventi di riqualificazione energetica più importanti troviamo indubbiamente la sostituzione delle vecchie finestre con infissi di nuova generazione.
Disfarsi delle vecchie finestre a dispersione energetica e installare nuovi e performanti serramenti contribuisce infatti a:
Ovviamente, non tutti i serramenti garantiscono la stessa qualità e le stesse performance energetiche. Come capire quali sono i migliori sul mercato?
L’unico modo per avere garanzia di prodotti innovativi e altamente performanti è quello di rivolgersi alle aziende specializzate del settore.
Gli infissi ad alta efficienza energetica targati Oknoplast sono in grado di coniugare alle performance tecniche un design sofisticato e la possibilità di accessoriare i modelli con importanti dotazioni aggiuntive, come ad esempio i sistemi di sicurezza antieffrazione in classe RC2 o l’innovativo sistema di microventilazione perimetrale windAIR, che consente di ottenere un ricambio d’aria costante e ottimale senza sprechi di energia.
Motivi in più per scegliere i serramenti in PVC e alluminio Oknoplast come elementi strutturali della ristrutturazione edilizia del proprio immobile.
Lo Stato mette a disposizione dei cittadini una serie di agevolazioni fiscali per incoraggiare la riqualificazione del patrimonio edilizio e migliorarne l’efficienza energetica.
Per la sostituzione degli infissi, ad esempio, il contribuente può approfittare delle agevolazioni legate al Bonus Ristrutturazione e all’Ecobonus, ferma restando la presenza dei requisiti necessari.
Il decreto Rilancio riconosce anche la possibilità di monetizzare immediatamente Ecobonus, Bonus Ristrutturazione o Superbonus 110 (quando previsto), anziché recuperare l’importo in 5 o 10 anni attraverso la dichiarazione dei redditi.
In che modo?
Cedendo il proprio credito e ottenendo in cambio lo sconto immediato sulla fattura di acquisto da parte dell’impresa, sui seguenti lavori:
Per approfondire l’argomento e scoprire tutte le opportunità per risparmiare con gli incentivi fiscali e abbattere l’incidenza dei costi di ristrutturazione, rimandiamo all’articolo specifico.
Sappiamo che è molto difficile stabilire in termini assoluti quanto costa ristrutturare casa da zero, perché il dato varia (anche di molto) da città a città, oltre che in relazione al tipo di interventi, ai materiali utilizzati e al costo della manodopera.
In questo approfondimento, abbiamo visto quanto sia importante conoscere tutti i fattori legati al costo della ristrutturazione: preventivarli ancor prima di avviare i lavori è fondamentale per affrontare ogni fase della ristrutturazione con la giusta tranquillità.
Occorre tenere in considerazione i costi preliminari per la presentazione delle pratiche edilizie, la redazione del progetto e il compenso dei vari professionisti.
Altresì, è importante redigere il computo metrico estimativo per avere un’idea precisa dei costi dei singoli interventi da approntare e, nel caso la somma totale sfori il proprio budget, individuare i lavori prioritari, ossia quelli che incidono maggiormente sulla salubrità degli ambienti, sul benessere in casa, sulla sicurezza e sul risparmio energetico.
Tra questi ci siamo focalizzati in particolare sulla riqualificazione energetica dell’edificio attraverso la sostituzione delle vecchie finestre con infissi di nuova generazione a risparmio energetico, a patto che siano di qualità.
Lesinare proprio sugli infissi sarebbe infatti un grave errore: meglio puntare sui modelli più innovativi e performanti, piuttosto che andare incontro successivamente a problemi di tenuta, resistenza e dispersioni termiche.
Per risparmiare sui costi è importante anche affidarsi a professionisti che sappiano guidare il cliente nella gestione burocratica delle richieste di accesso ai Bonus fiscali.
Sappiamo infatti che lo Stato mette a disposizione diverse opportunità di risparmio, dalle detrazioni fiscali dei vari Ecobonus e Superbonus agli sconti in fattura.
Affidandosi ad aziende come Oknoplast è possibile sfruttare tali agevolazioni senza doversi preoccupare degli aspetti burocratici: saranno infatti i Premium Partner Oknoplast a gestire l’intero iter procedurale, liberando il cliente da ogni incombenza.