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Prima di affittare la casa, bisogna valutare tantissimi aspetti per evitare problemi e negoziare con il proprietario le condizioni possibilmente più vantaggiose. Dalla durata del contratto alla verifica dell’immobile, sono molte le variabili da considerare prima di sottoscrivere un contratto di locazione abitativa ed è inoltre sempre opportuno informarsi sui diritti garantiti per legge agli affittuari. In quest’articolo vi spiegheremo tutto quello che dovete sapere se state cercando una casa in affitto.
Prima di affittare casa, dovete valutare immediatamente quale sia lo stato dell’immobile. Infatti, ogni piccolo difetto deve essere comunicato al proprietario di casa, altrimenti potrete rischiare di essere ingiustamente incolpati di un danno che non avete mai causato. Il sopralluogo deve essere fatto in modo accurato, per evitare in seguito divergenze. Controllate anche lo stato dell’impianto di riscaldamento e delle finestre perché sono questi due elementi che incidono maggiormente sulle bollette. Gli infissi non devono far passare gli spifferi e dovrebbero essere dotati di vetrocamera con doppio vetro, altrimenti le spese che vi ritroverete a pagare per il riscaldamento, potrebbero essere molto alte. Dopo aver valutato il tutto, potrete concordare il prezzo del canone. Nel caso in cui la locazione sia fatta da un privato, potrete chiedere anche un eventuale sconto. Siate ben chiari sugli accordi e soprattutto notificate tutto ciò che concordate, in modo tale da poter sempre impugnare un accordo scritto e valido in termini di legge.
Un’altra cosa da capire prima di affittare la casa è la durata del contratto e quali sono le spese comprese nel canone. Molte volte le spese di condominio e le utenze sono incluse, mentre in altri casi bisogna aggiungerle al prezzo del canone mensile: proprio per questo motivo sarà vostra premura chiedere spiegazioni in merito per evitare spiacevoli sorprese. Anche la durata del contratto è molto importante: i contratti di locazione classici prevedono una durata di quattro anni, con la possibilità di rinnovo per altri quattro. L’eventuale cessione prematura del contratto potrebbe prevedere delle penali.
Ricordate sempre: nessun accordo verbale, tutto quello che avete concordato con il proprietario, deve essere messo per iscritto. Anche il pagamento in anticipo è assolutamente sconsigliato: dovrete sempre pagare il prezzo richiesto, ma solo dopo aver firmato un accordo scritto. Un consiglio molto utile è sicuramente quello di chiedere una ricevuta a ogni pagamento, oppure eseguire un bonifico con la causale. In questo modo nessuno potrà contestarvi il mancato pagamento di mensilità.
Prima di firmare il contratto d’affitto è importante verificare a quanto ammonta la caparra. Di solito corrisponde a due o tre mensilità da versare al proprietario dell’immobile come tutela per eventuali danni materiali ai beni presenti all’interno della casa. Se l’appartamento verrà riconsegnato integro alla fine del contratto di locazione, essa vi sarà restituita per intero, a patto che non siate in ritardo con i pagamenti. La caparra può essere richiesta in contanti o tramite assegno bancario. Se pagherete la caparra in contanti, chiedete la ricevuta che sarà l’unica traccia del versamento. Nel caso in cui lascerete un assegno, questo fungerà da garanzia per il proprietario e verrà incassato solo se al momento in cui lascerete l’appartamento verranno riscontrati danni all’immobile. In caso contrario vi verrà tranquillamente restituito e potrà essere cestinato. Prima di prendere in affitto una casa bisogna anche verificare che le utenze siano tutte attive e che siano state correttamente fatte le volture di nome: se le utenze rimangono intestate al proprietario o ai vecchi inquilini, si rischiano disguidi o sospensioni della fornitura.
I contratti di locazione per chi decide di prendere in affitto una casa sono di diversa natura. A parte il contratto con cedolare secca, ci sono i contratti a canone libero o concordato. Nel canone libero, il proprietario di casa può richiedere qualsiasi cifra, in base alle leggi del libero mercato, e l’inquilino è libero di accettare o meno: questi contratti sono di durata 4+4 anni. Il canone concordato, invece, vale soprattutto per le città ad alta densità abitativa, dove i prezzi sono stabiliti dai comuni all’interno di un range più ristretto: il contratto concordato è di norma di 3 anni +2. Ci sono poi i contratti di locazione transitori, cioè quelli che possono durare anche meno della durata minima stabilita dalla legge: tra questi ci sono i contratti transitori per studenti, che funzionano con il meccanismo di subentro. In questo caso, pagando al proprietario le spese di subentro, viene riportato il nome del nuovo inquilino sul vecchio contratto senza bisogno di stipularne uno nuovo.
Il contratto con cedolare secca è sicuramente uno dei più vantaggiosi per l’affittuario. Con questo tipo di accordo il canone rimane bloccato per tutta la durata del contratto di affitto. Inoltre, con la cedolare secca non ci sono spese di registro e imposte di bollo, che sono a carico del proprietario.