Ponte termico finestra, come eliminarlo definitivamente?
Scopri tutto quello che c'è da sapere sul ponte termico di una finestra e come…
Avete appena terminato dei lavori di ristrutturazione che richiedono una variazione catastale dell’immobile e vorreste capire come avviare tale procedura? Non disperate perché l’iter è meno complicato di quello che possiate immaginare! Concedetevi qualche minuto per leggere questa pratica guida che, in modo semplice e chiaro, vi aiuterà a comprendere come muovervi.
Che cosa è la variazione catastale?
La variazione catastale è un documento ufficiale, stipulato e firmato da tecnici regolarmente iscritti all’albo (geometra, ingegnere o architetto, perito edile, ecc.), con il quale s’informa l’Agenzia del Territorio (cioè l’ex catasto), delle modifiche apportate a un immobile. I professionisti abilitati, ottenute le informazioni necessarie, possono compilare e inviare il modulo per la dichiarazione attraverso il software DO.C.FA (documenti catasto fabbricati), disponibile sul sito internet dell’Agenzia.
Quando è necessaria una variazione catastale?
Come si effettua una variazione catastale DOCFA?
Per compilare il modulo della variazione catastale dovrete rivolgervi a un tecnico abilitato, presentandogli il titolo abilitativo e la concessione con la quale avete avviato i lavori (DIA, SCIA, CILA), gli estremi dell’atto di provenienza, la vostra carta d’identità e il codice fiscale. Il tecnico eseguirà il sopraluogo e i rilevamenti sull’effettivo stato dell’immobile e se tutto è a posto, invierà il modulo delle variazioni catastali DOCFA, attraverso omonimo programma gratuito all’Agenzia, allegando la planimetria aggiornata, e tutta la documentazione. L’Agenzia del Territorio in pochi giorni provvederà agli accertamenti e registrerà la dichiarazione nella banca dati nazionale. Se non sono presenti difformità o problematiche, invierà al tecnico la ricevuta telematica dell’avvenuta registrazione di variazione catastale.
Costi della procedura